Una proteina utilizzata normalmente dalle cellule del sistema immunitario per comunicare tra loro e inibire gli stati infiammatori potrebbe diventare un trattamento contro la stanchezza da infiammazione cronica. La scoperta, per ora limitata al modello animale, è frutto del lavoro dei ricercatori dell’Unità di Immunologia, Reumatologia, Allergologia e Malattie Rare dell’Ospedale San Raffele in collaborazione con la University of Colorado, ed è apparsa questa settimana sulle pagine della prestigiosa rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS).
“A tutti è capitato di sperimentare, in occasione di una banale febbre o infezione, come gli stati infiammatori si associno a una marcata sensazione di fatica. Nei pazienti con malattie infiammatorie croniche, però, questa fatica persiste e risulta molto debilitante. Le terapie attualmente disponibili non sono efficaci nell’ottenere una riduzione della fatica, anzi, tra i loro effetti collaterali spesso c’è un aumento della fatica”, spiega Giulio Cavalli, medico e ricercatore del San Raffaele, autore della scoperta e appena rientrato in Italia dagli Stati Uniti, dove ha svolto buona parte della ricerca. “È stato entusiasmante scoprire, dopo due anni di lavoro, che una molecola naturalmente prodotta dall’organismo riduce l’infiammazione e la fatica, e migliora la tolleranza allo sforzo. Altrettanto entusiasmante è poter continuare ora la ricerca al San Raffaele”.
Nello studio si dimostra che la proteina – l’interleuchina IL-37 – è in grado di migliorare la performance fisica sia di topi sani sia di topi con in corso un’infiammazione (che normalmente ne riduce la resistenza fisica). IL-37 sembra funzionare attraverso due meccanismi contemporaneamente: da una lato la riduzione del processo di infiammazione, dall’altro la modifica di processi metabolici. La scoperta potrebbe avere importanti ripercussioni per la terapia della fatica cronica causata da molte malattie che scatenano processi infiammatori, dall’artrite reumatoide al cancro.
“I risultati interessanti e incoraggianti ottenuti in questo studio”, commenta il Prof. Lorenzo Dagna, co-autore del lavoro e direttore dell’Unità di Immunologia, Reumatologia, Allergologia e Malattie Rare dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, “sono espressione del costante impegno della nostra Unità operativa a comprendere e a prendersi cura di quegli aspetti spesso trascurati ma debilitanti che accompagnano le malattie croniche”.