Sclerosi Multipla: alterata espressione dei geni coinvolti nella risposta antivirale e controllati dall’interferone
In uno studio pubblicato lo scorso 21 agosto su Scientific Reports, i ricercatori dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e dell’Istituto Superiore di Sanità hanno scoperto che in presenza di sclerosi multipla numerosi geni regolati dagli interferoni prodotti normalmente dall’organismo (endogeni) risultano espressi in modo anomalo nelle cellule dei pazienti, ovvero sono sovraprodotti o sottoprodotti. Non solo, ma alcune anomalie riscontrate sono specifiche delle diverse fasi di malattia e vengono in parte corrette grazie alla somministrazione dell’interferone beta ricombinante. La ricerca, possibile grazie al sostegno della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM) a un progetto multicentrico che coinvolge i gruppi coordinati da Cinthia Farina presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele e da Eliana Marina Coccia presso l’Istituto Superiore di Sanità, oltre a descrivere un nuovo meccanismo alla base della malattia e a spiegare il funzionamento di uno dei farmaci di prima linea usati nella SM, getta le basi per lo sviluppo di nuovi approcci terapeutici e di nuovi marcatori predittivi della sua progressione.
Per maggiori informazioni leggi il comunicato stampa.
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Dissezione dell’aorta: incontro con gli specialisti
Il 19 settembre si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale per la consapevolezza sulla dissezione dell’aorta (AD – Aortic Dissection awareness day), condizione rara, spesso difficile da diagnosticare e potenzialmente fatale, che comporta la lacerazione dello strato interno dell’aorta. In questa occasione l’Unità di Chirurgia vascolare dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, centro di riferimento per la diagnosi e il trattamento in elezione e d’urgenza di tutte le patologie vascolari, assieme alla Marfan Clinic dell’Ospedale Sacco, organizza un incontro rivolto alle persone che hanno subito una dissezione dell’aorta, ai loro famigliari e a tutti gli interessati. L’obiettivo è condividere esperienze e parlare di diagnosi, qualità di vita delle persone colpite da questa condizione e delle malattie congenite rare che possono portare allo sviluppo della malattia. L’appuntamento è martedì 19 settembre, dalle 9.00 alle 12.00, nell’aula Pinta (Dibit 1, piano -1, via Olgettina 58).
AD – Aortic Dissection awareness day
19 settembre 2017, dalle ore 9.00 alle ore 12.00
IRCCS Ospedale San Raffaele
Aula Pinta, Dibit 1, piano -1, via Olgettina 58
Scarica la locandina dellevento qui.
È necessario iscriversi compilando il modulo online.
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Testata in laboratorio una tecnica di terapia genica contro i depositi tossici del Parkinson
Milano, 07 settembre 2017 Molte malattie neurodegenerative, come il Parkinson o la demenza a corpi di Lewy, colpiscono in modo diffuso le cellule cerebrali. Uno studio coordinato da Vania Broccoli, capo dell’unità di ricerca in Cellule Staminali e Neurogenesi dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e ricercatore presso l’Istituto di Neuroscienze di Milano del CNR, Consiglio Nazionale delle Ricerche, dimostra la capacità inedita di un nuovo vettore virale di diffondersi e rilasciare un gene terapeutico in tutto il sistema nervoso centrale, un risultato fondamentale per lo sviluppo di terapie geniche contro queste patologie. Non solo, ma i ricercatori hanno testato la tecnica sul modello sperimentale del Parkinson nel topo, riuscendo a ridurre i depositi tossici che causano la morte dei neuroni e a migliorare la salute degli animali. Lo studio è stato pubblicato su Molecular Therapy del gruppo Cell.
Per maggiori informazioni leggi il comunicato stampa.
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Luigi Naldini premiato con l’Ernest Beutler Prize
L’American Society of Hematology (ASH) ha annunciato che il professor Luigi Naldini, direttore dell’Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica (SR-Tiget) e docente ordinario di Istologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele, è uno dei due vincitori del premio Ernest Beutler Prize 2017. Si tratta di un riconoscimento prestigioso assegnato ogni anno dalla più importante associazione professionale di ematologi a due scienziati che si sono distinti per i loro contributi d’avanguardia nel campo delle malattie del sangue. Il professor Naldini è noto per il suo fondamentale apporto scientifico allo sviluppo della terapia genica per il trattamento di malattie genetiche rare e di alcuni tumori. “È un grande onore ricevere questo riconoscimento dell’ASH che condivido con tutta la straordinaria squadra di collaboratori del nostro istituto, il cui impegno ha reso possibile sperimentare con successo la terapia genica con vettori lentivirali. Un risultato che non avremmo potuto conseguire senza la fiducia e il supporto pluriennale della Fondazione Telethon e dell’Ospedale San Raffaele” commenta Naldini.
Per maggiori informazioni leggi il comunicato stampa in inglese sul sito dellAmerican Society of Hematology.
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