I ricercatori dell’Unità di Malattie dell’Invecchiamento dell’IRCCS Ospedale San Raffaele hanno scoperto un punto debole delle cellule mutate all’origine dell’amiloidosi: faticano a eliminare gli aggregati di proteine in eccesso, perché il meccanismo che dovrebbe occuparsene – l’autofagia, la cui scoperta si è guadagnata il premio Nobel nel 2016 – lavora sotto enorme sforzo in presenza della malattia. La scoperta spiega il funzionamento di alcuni farmaci e promette lo sviluppo di terapie più efficaci.
Per maggiori informazioni leggi il comunicato stampa.