Milano, 31 luglio 2014 – La ricerca sulla sclerosi multipla ha compiuto un ulteriore passo avanti. Uno studio italiano, pubblicato su Annals of Neurology e finanziato da AISM – Associazione Italia Sclerosi Multipla attraverso la sua fondazione FISM, ha chiarito le basi cellulari dell’azione neuroprotettiva del composto Fingolimod (Gilenya).
Due anni fa, lo stesso team di ricerca aveva identificato come gli astrociti, cellule del sistema nervoso centrale, giochino un ruolo importante nello sviluppo della patologia e con questo nuovo studio hanno individuato come il Fingolimod, il primo farmaco a somministrazione orale approvato per il trattamento della sclerosi multipla, agisca sugli astrociti e non, come si pensava, direttamente sui neuroni. L’obiettivo dei prossimi anni sarà quello di approfondire ulteriormente lo studio di questa popolazione gliale al fine di raccogliere informazioni necessarie per lo sviluppo di nuove terapie neuro protettive.
Per maggiori informazioni leggi il comunicato stampa.